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Che differenza c'è tra arancino e arancina?

Ingrid Coppola
Ingrid Coppola
2025-07-31 11:38:17
Numero di risposte : 15
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A Palermo si preferisce la declinazione femminile, mentre a Catania è il maschile ad aver avuto la meglio. Secondo l’Accademia della Crusca, ente che ha studiato le origini del nome, sarebbe più corretto parlare di arancine, in quanto la preparazione ricorderebbe, nella forma e nella nuance, il frutto dell’arancio. La convenzione di nominare al femminile i frutti, tuttavia, è una pratica che trova la sua origine solo nella seconda metà del Novecento, pertanto anche il termine arancino può essere considerato corretto. Ai due nomi, peraltro, corrispondono anche due cibi uguali negli ingredienti, ma leggermente diversi nella forma. L’arancina della Sicilia occidentale è perfettamente tonda. L’arancino della Sicilia orientale, invece, è più appuntito per ricordare, forse, il profilo dell’Etna.
Nadir Lombardo
Nadir Lombardo
2025-07-31 10:14:46
Numero di risposte : 14
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La domanda giusta da porsi sarebbe: è più corretto dire arancino o arancina? L’Accademia della Crusca ritiene formalmente corretto l’uso del sostantivo femminile. La ragione è collegata “all’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia”, essendo di norma applicata nella lingua italiana la regola per cui il frutto assume la forma femminile (arancia), mentre il maschile identifica l’albero (arancio). “Quindi – afferma la Crusca – si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina”. Arancino e arancina non sono la stessa cosa! L’arancina sta all’arancino, come Palermo sta a Catania. L’arancina palermitana, sfera perfetta, ispirata alla natura del sole e del frutto, tonda come la femminilità, quella più atavica, espressione antropologica della fertilità e dell’abbondanza. L’arancino catanese invece a punta, tributo all’alto Mongibeddu, l’Etna, anche lui elemento naturale e iconico, fonte di ricchezza e fertilità, col suo traboccante ripieno di lava-ragù, generatore di vita, energia e nutrimento.
Laura Valentini
Laura Valentini
2025-07-31 08:48:22
Numero di risposte : 18
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A seconda di dove ci si trova, questa pietanza viene chiamato arancina o arancino. Ma cosa cambia esattamente? É solo una questione di nome o anche di ingredienti? Se chiedete a un siciliano come si chiama questa famosissima pietanza, saprete se viene da Catania o Palermo in base alla risposta che vi darà. Infatti, a Catania, la palla di riso fritta viene chiamata al maschile con il termine arancino, mentre a Palermo, al contrario, è riconosciuta al femminile con il nome di arancina. I catanesi sostengono che la specialità siciliana prenda il nome dalla pianta dell’arancio, per questo la pietanza deve avere un nome maschile. I palermitani, invece, dichiarano che la tipica palla di riso prenda il nome dal frutto della stessa pianta, e per questo motivo il nome corretto è quello al femminile. Non è solo una questione di nome: la specialità siciliana presenta alcune piccole modifiche a seconda di dove si mangia, con forme e ripieni diversi. Per quanto riguarda l’arancino catanese, infatti, quest’ultimo presenta: una forma a cono ripieni di vario genere, tra cui il più diffuso quello con il ragù, con alcune varianti dolci per mangiarlo come dessert a fine pasto Al contrario, invece, l’arancina palermitana presenta: una forma rotonda viene impiegato lo zafferano per dare il tipico colore giallo al riso Ma in fin dei conti, non importa in che modo viene chiamata… questa specialità culinaria tipica della cucina siciliana è una vera prelibatezza, in grado di incantare i palati dei turisti da ogni parte del mondo!
Roberta Leone
Roberta Leone
2025-07-31 08:40:52
Numero di risposte : 14
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A Palermo si dice arancine, e a Catania si dice arancini. Io lo dico così perché mia madre è catanese, sono mezza siciliana. In effetti è proprio così che si fa in Sicilia: sebbene non ci sia borgo dell’isola che non rivendichi la paternità di questa meravigliosa ricetta, sul genere i siciliani sono divisi equamente a metà. Nella parte occidentale, inclusa Palermo, si dice “arancine”, al femminile, mentre in quella orientale, intorno a Catania si dice “arancini”. Nessuno sbaglia e lo ha chiarito l’Accademia della Crusca, spiegando in un lungo articolo che entrambi i generi sono ammessi, seppur quello femminile sia formalmente il più corretto. Il motivo, scrive la Crusca è che «il gustoso timballo di riso siculo deve il suo nome all’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia, quindi si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina». La stessa Accademia puntualizza però che dare una risposta non è così semplice, perché nel dialetto siciliano il frutto dell’arancio è al maschile. Perciò se il femminile è percepito come più corretto nell’impiego formale, il maschile non è scorretto. In definitiva, scrive la Crusca: «Ai nostri amici possiamo quindi rispondere che il nome delle crocchette siciliane ha sia la forma femminile sia la forma maschile, determinata dall’uso diatopicamente differenziato».
Thea Ferri
Thea Ferri
2025-07-31 07:26:55
Numero di risposte : 12
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In linea molto generale si utilizza il termine "arancina" a Palermo e nella Sicilia occidentale. In queste aree il timballo ha quasi sempre forma tonda. Nel resto dell'isola, invece, in particolare nella Sicilia orientale, si utilizza più frequentemente "arancino". Inoltre, il timballo viene realizzato spesso con una forma conica, probabilmente per farlo assomigliare al vulcano Etna. L'Accademia della Crusca ammette entrambe le varianti, perciò mettiamo da parte il campanilismo e godiamoci gli/le arancini/e senza più polemiche.