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Qual è la differenza tra arancino e arancino?

Assunta Messina
Assunta Messina
2025-07-08 01:36:14
Numero di risposte : 14
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A Palermo si dice arancine, e a Catania si dice arancini. Io lo dico così perché mia madre è catanese, sono mezza siciliana. In effetti è proprio così che si fa in Sicilia: sebbene non ci sia borgo dell’isola che non rivendichi la paternità di questo meravigliosa ricetta, sul genere i siciliani sono divisi equamente a metà. Nella parte occidentale, inclusa Palermo, si dice “arancine”, al femminile, mentre in quella orientale, intorno a Catania (dove peraltro gli arancini hanno la forma conica che ricorda quella dell’Etna) si dice “arancini”. Nessuno sbaglia e lo ha chiarito l’Accademia della Crusca, spiegando in un lungo articolo che entrambi i generi sono ammessi, seppur quello femminile sia formalmente il più corretto. Il motivo, scrive la Crusca è che «il gustoso timballo di riso siculo deve il suo nome all’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia, quindi si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina. La stessa Accademia puntualizza però che dare una risposta non è così semplice, perché nel dialetto siciliano (e non solo in quello siciliano) il frutto dell’arancio è al maschile: “aranciu” nell’italiano regionale diventa “arancio”, seguendo un’abitudine in uso fino alla seconda metà del Novecento di non distinguere per genere i nomi dei frutti e degli alberi (rispettivamente al femminile al maschile). Perciò se il femminile è percepito come più corretto nell’impiego formale, il maschile non è scorretto. In definitiva, scrive la Crusca: «Ai nostri amici possiamo quindi rispondere che il nome delle crocchette siciliane ha sia la forma femminile sia la forma maschile, determinata dall’uso diatopicamente differenziato».
Folco Battaglia
Folco Battaglia
2025-07-07 23:30:02
Numero di risposte : 26
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La differenza d'uso tra i due nomi è che in linea molto generale si utilizza il termine "arancina" a Palermo e nella Sicilia occidentale, in queste aree il timballo ha quasi sempre forma tonda. Nel resto dell'isola, invece, in particolare nella Sicilia orientale, si utilizza più frequentemente "arancino", inoltre, il timballo viene realizzato spesso con una forma conica, probabilmente per farlo assomigliare al vulcano Etna. L'etimologia di "arancino/arancina" dipenderebbe dal colore arancione della panatura fritta del timballo oppure dalla somiglianza diretta con l'arancia. D'altro canto, potrebbe dipendere da entrambi i fattori. La base di partenza individuata dall'Accademia della Crusca, perciò, è il termine "arancinu". La prima attestazione del termine "arancino" in un vocabolario italiano fu nel 1942, all'interno del Dizionario moderno del Panzini. "Arancino" è la forma che si è diffusa maggiormente in Italia, tanto da essere stata adottata anche dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Attestazioni di questo uso al femminile si trovano a partire da fine ‘800, la prima è all'interno dell'opera I Viceré del catanese Federico De Roberto, edita nel 1894. In conclusione, l'Accademia della Crusca ammette entrambe le varianti.
Vito Messina
Vito Messina
2025-07-07 23:12:13
Numero di risposte : 25
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Non è nella sostanza, ma nella forma e, appunto, nel nome, la differenza tra "arancino" e "arancina". In genere, è chiamata "arancina" a Palermo e nella zona della Sicilia occidentale. Mentre è detto "arancino", al maschile, a Catania e nell’area orientale dell’isola. L’arancina palermitana è rotonda come un’arancia. Mentre nel catanese l’arancino ha quasi sempre una forma più appuntita, ispirata forse alla sagoma dell’Etna. Il gustoso timballo di riso siculo deve il suo nome all’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia, quindi si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina. Ma non è così semplice.
Patrizio Longo
Patrizio Longo
2025-07-07 21:20:33
Numero di risposte : 19
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Il piatto popolare più amato dalle persone La palla di riso fritta che tutti noi amiamo presenta origine antichissime di origini saracene, realizzato per essere una pietanza alla portata dei più poveri. Quello che è certo, e che la forma originaria di questa specialità era rotonda e non conica. Arancino e Arancina: le origini dei nomi Se chiedete a un siciliano come si chiama questa famosissima pietanza, saprete se viene da Catania o Palermo in base alla risposta che vi darà. Infatti, a Catania, la palla di riso fritta viene chiamata al maschile con il termine arancino, mentre a Palermo, al contrario, è riconosciuta al femminile con il nome di arancina. I catanesi sostengono che la specialità siciliana prenda il nome dalla pianta dell’arancio, per questo la pietanza deve avere un nome maschile. I palermitani, invece, dichiarano che la tipica palla di riso prenda il nome dal frutto della stessa pianta, e per questo motivo il nome corretto è quello al femminile. Non è solo una questione di nome: la specialità siciliana presenta alcune piccole modifiche a seconda di dove si mangia, con forme e ripieni diversi. Per quanto riguarda l’arancino catanese, infatti, quest’ultimo presenta: una forma a cono ripieni di vario genere, tra cui il più diffuso quello con il ragù, con alcune varianti dolci per mangiarlo come dessert a fine pasto Al contrario, invece, l’arancina palermitana presenta: una forma rotonda viene impiegato lo zafferano per dare il tipico colore giallo al riso Ma in fin dei conti, non importa in che modo viene chiamata… questa specialità culinaria tipica della cucina siciliana è una vera prelibatezza, in grado di incantare i palati dei turisti da ogni parte del mondo!