Qual è la leggenda del panettone milanese?
Anastasio Silvestri
2025-08-10 13:44:56
Numero di risposte
: 23
La leggenda narra che il primo Panettone nacque a Milano nel lontano 1476 alla corte di Ludovico il Moro. Il famoso dolce, emblema delle feste Natalizie, fu l’imprevedibile risultato di un errore in cucina. Per celebrare una ricorrenza a corte, il tripudio di marzapane, frutta secca e spezie che tipicamente veniva servito nelle occasioni speciali, fu danneggiato durante la cottura. Per porre rimedio al terribile errore venne servito il pane dolce che Toni, il garzone, aveva impastato per la tavola dei cucinieri. Fior di farina, uova, burro, zucchero e lievito con una manciata di uvetta e canditi sottratti alla dispensa di corte. A quel punto, come presentare un dolce nato dal nulla improvvisando con gli unici ingredienti rimasti? Pan de Toni non poteva andare bene, ma Panettone dal tono più pieno e altisonante pareva la soluzione perfetta per presentare il lievitato al Moro.
Nacque così il Panettone, emblema delle feste natalizie ed immancabile prelibatezza sulle tavole imbandite.
La curiosa storia popolare riporta la leggenda del frate Desiderio che, a causa della sua golosità, terminò il panettone che gli era stato portato prima delle festività da una massaia affinché questi lo benedicesse. Al ritorno della massaia, esattamente il 3 febbraio, quando Desiderio andò a prendere l’incarto pensando ad una scusa con cui giustificarsi, trovò che il panettone era ricomparso ancora più grande di quanto non fosse stato in origine.
Dario Palumbo
2025-07-31 11:41:02
Numero di risposte
: 13
La conoscete? No? E allora ve la raccontiamo!
Cominciamo da Pan de Toni, da cui secondo alcuni deriverebbe il nome Panettone.
Toni, umile sguattero al servizio di Ludovico il Moro, alla vigilia di un imprecisato Natale, forse nel 1495, si vede costretto a sacrificare l’unico panetto di lievito madre che aveva tenuto da parte per il suo Natale, perché il cuoco degli Sforza ha bruciato il dolce preparato per il banchetto.
Lavorando a più riprese un impasto di farina, uova, zucchero, uvetta e canditi fino a renderlo soffice e lievitato, ottiene un successo senza pari e crea, quasi per caso, un dolce che Ludovico il Moro chiama Pan de Ton in suo onore.
Il primato dell’invenzione viene attribuito a Toni solo dalla fine dell’Ottocento, come del resto le altre leggende che si contendono con Toni l’origine del dolce, quella di Ughetto degli Atellani e di Suor Ughetta.
Il falconiere Ughetto, detto Toni, si innamora di Adalgisa, la bellissima figlia del fornaio.
Per provare a conquistarla, si fa assumere nella bottega come garzone meditando su come far aumentare le vendite del padrone, per ingraziarselo.
Decide allora di preparare un impasto di farina, tra le migliori del mulino, uova, burro, zucchero e uva sultanina, dal quale viene fuori un nuovo dolce apprezzato da tutti, anche fuori da Milano, che viene chiamato in suo omaggio Pan de Toni.
Suor Ughetta, invece, è la monaca che avrebbe inventato il panettone per rallegrare il Natale delle consorelle in un convento molto povero: incide con il coltello la focaccia appena impastata tracciandovi una croce sopra; cuocendola la focaccia si gonfia fino ad assumere la forma di una cupola!
La suora ha inventato il panettone!
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