Ingredienti per 12 Zeppole circa (La ricetta è di Antonia)
125g farina 00
125g Acqua
100g di Burro
3/4 uova
Sale
Per la Crema:
500 g di latte intero
50g di fecola di patate
80g Uova ( 1 uovo e un tuorlo più o meno)
180 g di zucchero
Buccia di limone grattugiata
1 bacca di vaniglia
Per guarnire:
Zucchero a velo
Amarene in sciroppo
Preparate le zeppole
In un pentolino fate bollire l’acqua con il burro e un pizzico di sale, appena giunge il bollore togliete dal fuoco e versate la farina in un colpo solo, rimettete sul fuoco e mescolate il composto con energia fino a quando non si stacca dalla pareti e sul fondo non si è formata una patina bianca ( il tutto avverrà in pochissimo tempo) lasciate raffreddare l’impasto per una decina di minuti e a questo punto cominciate ad unire le uova ad uno ( non aggiungete l’altro se prima non viene completamente assorbito il primo) una planetaria o delle semplici fruste vi agevoleranno notevolmente il lavoro. l’impasto è pronto non appena assume la consistenza di una crema bella densa.
Con l’aiuto di una sach a poche formate le zeppole in una teglia ricoperta di carta forno, dando loro la classica forma a spirale. Infornate a 180° per 30 minuti circa e molto importante non aprire mai il forno durante la cottura e una volta spento socchiuderlo appena e fare raffreddare le zeppole in forno.
Preparate la crema pasticcera, in un pentolino sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete la fecola setacciata e il latte mescolate bene per evitare la formazione di grumi, aggiungete la buccia di limone grattugiata e i semi della bacca di vaniglia. Cuocete dolcemente e sempre mescolando fino a quando la crema non si sarà addensata. Fate raffreddare e a questo punto guarnite le zeppole con la crema, le amarene sciroppate e una spolverata di zucchero a velo.
L’Amatriciana è uno dei piatti della tradizione più conosciuti , si dice abbia origine ad Amatrice e che fosse il pasto principale dei pastori che erano soliti condire la pasta secca ( grossi spaghettoni) con le materie prime di cui disponevano, pezzi di lardo rosolati in padella e pecorino. Questo piatto ben presto si diffuse nella vicina Roma e divenne un piatto tipico della cucina Romana, gli spaghetti vennero sostituiti dai bucatini si aggiunse il pomodoro e con il passare del tempo venne fatta la distinzione tra la versione in bianco che è nota come “Gricia” e la versione al pomodoro che in romanesco diventa “Matriciana”
Della Amatriciana si conoscono diverse varianti, le quali concordano tutte sull’uso del guanciale, ma hanno pareri discordanti sull’uso della cipolla , sulla sfumatura del guanciale con il vino, c’è chi usa il pepe, chi il peperoncino, chi lo strutto chi l’olio, chi usa il pecorino Romano chi rigorosamente il pecorino di Amatrice e via dicendo…voi come la preparate?!!
Fatta questa premessa la ricetta che vi propongo cerca di essere fedele alla tradizione seppur concedendosi piccole licenze, non uso ne Spaghetti come fanno ad Amatrice,ne Bucatini come invece usano a Roma, ma delle mezze maniche ( che a quanto pare sono concesse purché rigate , la pasta corta liscia è assolutamente bandita) il resto degli ingredienti Guanciale, Pecorino, Pomodoro pelato e Peperoncino.
Ingredienti per 4
350 g di Mezze maniche rigate
Guanciale ( almeno 50 g a persona)
400g Pomodoro Pelato
150g di Pecorino Romano o di Amatrice
Peperoncino
Sale
il pecorino.
Fate insaporire e servite il piatto caldo completando
con delle striscioline di guanciale croccante che avrete tenuto da parte.