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Piccola Pasticceria

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Baci

 


Viviamo, Lesbia mia, e amiamo
e non badiamo alle chiacchiere dei soliti vecchi troppo severi.
Il sole tramonta e poi risorge,
ma noi, una volta che il nostro breve giorno si è spento,
dobbiamo dormire una lunga notte senza fine.
Dammi mille baci, poi cento
poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.

Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci e  perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici.
 
 
Catullo 
 
 
Baci
 
 
Ingredienti per 10/12 cioccolatini
 
70g di Nocciole tritate
30g Cioccolato al latte
100g Crema di nocciole ( Crema di Nocciole +55 Guido Castagna )
1 cucchiaio raso di Cacao Amaro
50g Cioccolato Fondente 70%
10/12 Nocciole Intere
Biscotti sbriciolati q.b (solo se necessario)
 
 
Tritate nel mixer le nocciole insieme al cioccolato al latte, dovete ottenere una granella di nocciole, unite la crema e il cacao amaro , mescolate con una spatola per amalgamare gli ingredienti.
Tastate la consistenza del composto con le mani e se risulta troppo molle sbriciolate un paio di biscotti. ( il composto deve poter essere modellato con le mani ) A me non è servito.
Formate delle palline e poggiate su ognuna una nocciola intera, praticando una piccola pressione.
Trasferite i baci “Nudi” in frigo per un paio d’ore, in modo da rassodarsi, se avete fretta poneteli in freezer per 20 minuti circa.
Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente, immergete i baci uno per volta nel cioccolato fuso e poggiateli ad asciugare su una gratella o su un foglio di carta forno, lasciate solidificare.
Sistemate i vostri baci all’interno di pirottini o avvolgeteli in fogli d’alluminio come i baci famosi e conservate in frigo fino al momento di servire.
 
 
 
Buon San Valentino!!!
 
 
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Lavender’s Cookies

Primavera nell’aria, le giornate si fanno più lunghe e pian piano più calde, sul balcone la mia lavanda sta mettendo un sacco di foglie nuove e non vedo l’ora che fiorisca, ho comprato questa piattina lo scorso autunno con l’intento di usarla anche in cucina, ma Sabato facendo il mio solito giro nel mio Negozio Bio preferito, mi sono imbattuta in un cesto pieno di erbe officinali, tra queste dei profumatissimi sacchettini di fiori di lavanda coltivati senza l’ausilio di concimi chimici e di antiparassitari di sintesi. Praticamente perfetti per i biscotti di lavanda che voglio preparare da tempo.

Faccio rifornimento e torno a casa, la ricetta era già archiviata   tra i  segnalibri del PC sotto la voce “Ricette dai blog”
Il blog in questione è quello di Kelley ,lo seguo da tempo mi piace il suo stile e le sue preparazioni, ho seguito la sua ricetta passo passo è il risultato mi è piaciuto molto, la lavanda si sente, ha un gusto a cui ci si deve abituare che a me non dispiace affatto.

Ingredienti:

1/2 tazza di Zucchero a velo (115g)
2 cucchiaini di Fiori di lavanda essiccati
1 tazza di burro a temperatura ambiente ( 115g io ne ho messo un po’ di più 150g circa)
2 tazze e 1/4 di farina 00 (275g)
 Scorza di limone grattugiata
1 pizzico di Sale
Zucchero semolato opzionale

   Procedimento:

Frullare per pochi secondi lo zucchero a velo con i fiori di lavanda e la scorza di limone, trasferire in una ciotola aggiungere il burro ammorbidito e mescolare, a questo punto incorporare la farina e un pizzico di sale, lavorare con le mani per dare consistenza al nostro impasto, formare un salsicciotto avvolgere in carta forno e lasciare riposare in frigo per un paio d’ore. Tirato l’impasto fuori dal frigo, accendere il forno a 180°, affettare il salsicciotto ricavando i nostri biscotti ,disporre su una placca rivestita  da carta forno ,cuocere per15 minuti circa, i biscotti non devono scurirsi, far raffreddare completamente prima di servire.

Dolci/ Fingerfood

Mini Crostatine al Cioccolato

Novembre è arrivato e con lui la voglia di stare in casa al calduccio di farsi coccolare e coccolarsi, la ricetta di oggi è proprio adatta alla scopo.

Ingredienti:

Per la frolla :
300g Farina
150g Burro
1Uovo
2 Tuorli
Un Pizzico di Sale

Per la mousse:
200g Cioccolato Fondente (Blocchetto cuor di cacao Venchi )
2dl Panna fresca
20g Burro (Burro di cacao da cucina Venchi
Nocciole q.b.
Mandorle q.b.

Prepariamo la frolla , montando con le fruste lo zucchero e il burro,aggiungiamo la farina,l’uovo intero e i tuorli uno alla volta ,formiamo una palla con l’impasto ottenuto,  mettiamola in frigo a riposare per 30 minuti circa.Stendiamo la frolla, ricaviamone 24 dischetti con un taglia pasta , foderiamo degli stampini per crostatine in precedenza imburrati e infarinati, copriamo le crostatine con carta forno , riempiamo con legumi secchi e inforniamo a 180° per 15 minuti circa ( dipende dal forno). nel frattempo sciogliamo il cioccolato con la panna ed il burro facciamo intiepidire, dopo trasferiamo in frigo per 30 minuti ,una volta freddata la nostra massa di cacao ,montiamo con le fruste, farciamo le nostre crostatine guarniamo con mandorle e nocciole e serviamo.

Buon fine settimana!!!

Per questa ricetta ho utilizzato:
  Sac à Poche monouso Tescoma Linea Delicia  

Stampo tartellette Pavonidea

Crostate/ Dolci/ Piccola pasticceria

Tartelette di Kamut con crema aromatizzata alla mandorla e marmellata di visciole

 

 

“Il Kamut è un cereale antico, dal sapore dolce che ricorda la nocciola ed il burro, di aspetto assai simile al frumento di cui è probabilmente un antenato.
L´origine del grano Kamut risale alle fertili valli mesopotamiche :  risulta venisse coltivato in Egitto già 6.000 anni fa, all´epoca delle piramidi.
Con la scomparsa della cultura Egizia, anche la coltivazione del grano Kamut (“ka’moet”, come lo chiamavano gli Egizi), fu abbandonata. Da allora fino alla metà del nostro secolo, il grano Kamut veniva coltivato molto raramente vista la laboriosità della tecnica colturale necessaria.
Si preferivano le più comuni varietà del grano, alle quali le tecniche di selezione genetica conferivano rese sempre più elevate e maggior resistenza alle malattie.
Soltanto nel corso degli ultimi trenta anni si è avuta una riscoperta del progenitore delle attuali qualità del grano. Negli anni settanta, in seguito ai tenaci tentativi dell´agronomo e agricoltore statunitense Bob Quinn, è stata ripresa la coltivazione del grano Kamut, prima sperimentalmente, poi su larga scala, facendo nuovamente vivere questo caratteristico cereale dal glume gigante e dal sapore dolce e ricco.
Si narra che, dopo la IIª Guerra Mondiale, un pilota dell’aviazione americana abbia trovato una manciata di chicchi in una tomba egizia e che l’abbia inviata ad un amico nel Montana (USA), il cui padre era agricoltore. I chicchi furono seminati ed il cereale raccolto.
Soltanto nel 1977, gli agricoltori Quinn ripresero la coltivazione del Kamut con interesse e ne iniziarono la diffusione. Furono gli stessi Quinn a dargli il nome “Kamut”, antica parola egizia che significa “grano”.

Le sue caratteristiche risultano particolarmente adatte ai metodi produttivi dell´agricoltura biologica, ed il grosso glume del Kamut presenta un´eccezionale resistenza alle avversità ambientali.”

Fino a pochi mesi fa il Kamut lo conoscevo solo sotto forma di crackers o simili…mi piaceva ,ne tenevo e ne tengo sempre una scorta in casa…mi piace il sapore noccioloso che ha…ma non avevo pensato di cercare la farina per provare a preparare qualcosa …ma da quando ho aperto il blog…mi si è aperto un mondo…molti di voi preparano delle ricette deliziose usando la farina di Kamut…mi avete messo voglia,sono corsa a comprare la farina e un pò ho sperimentato…ho preparato delle crepes salate,che non vi ho ancora postato…ma oggi vi parlo di una ricetta dolce…di un esperimento fatto ieri…il Kamut mi piace sempre più (L’unico  neo, il prezzo, cavoli, costa tanto…ho pagato circa 4 euro per un kg di kamut).

Tartelette di Kamut con crema aromatizzata alla mandorla e marmellata di visciole:

Per la  frolla:

(vi rimando qui , ho semplicemente sostituito metà farina 00 con la farina di Kamut)

 per la Crema :

Anche questo è stato un esperimento, presa la decisione di preparare le tartellette dovevo decidere cosa mettere dentro…la marmellata, ok ,quella era già pronta in frigo e poi?…un pò di crema…si va bene ,ma mi accorgo che sono sprovvista di latte…mi metto alla ricerca su internet e mi imbatto in questa ricetta di gennarino, fa proprio al caso mio…ma con qualche modifica….

300g Acqua
100g Zucchero ( 200 mi sembravano un pò troppi…ma io non amo le cose troppo dolci…quindi fate voi)
1Uovo
1Tuorlo
50g Fecola di Patate
1/2 fialetta Aroma Mandorla Paneangeli
Cannella in polvere q.b….

  In più:
Marmellata di Visciole
Mandorle sbriciolate
Zucchero a velo

Ho preparato la frolla , dopo averla fatta riposare l’ho stesa negli stampini per tartellette ( io veramente ho usato i pirottini per muffins della silikomart) li  ho riempiti di fagioli secchi per evitare che la frolla si gonfiasse in cottura e ho messo in forno per 20 minuti circa a 180°. Nel frattempo ho preparato la crema seguendo la ricetta di gennarino…sostituendo il succo di limone e la scorza con l’aroma alla mandorla e una bella spolverata di cannella…ho lasciato raffreddare…sia la crema che le tartellette…una volta fredde ho composto i miei dolcetti. Ho messo dentro ogni tartelletta un cucchiaino di marmellata, la crema alla mandorla completando il tutto  con le mandorle sbriciolate e lo zucchero al velo….

 

Ecco l’interno, sono molto contenta del risultato ottenuto…dico si, alla frolla di kamut e si alla crema senza latte….d’estate risulta sicuramente più leggera…

Un Abbraccio a tutti i miei sostenitori;);)!!!!!!