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Cucina Abruzzese

Cucina Abruzzese/ Cucina Regionale

Polenta al sugo abruzzese

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La Polenta  al sugo è un piatto che ho imparato ad amare qui in abruzzo e che ormai per tradizione preparo almeno  una volta l’anno. 

Nonostante la polenta sia notoriamente un piatto  del nord  in realtà si prepara anche nel centro Italia.

Con risultati eccellenti devo dire.

La polenta al sugo in abruzzo è proprio un piatto della tradizione contadina, oggi come allora si prepara con le farine di mais locali macinate a pietra e si accompagna con carne di maiale stufata (salsicce,costatine,pancetta).

È un piatto delle feste da consumare in compagnia nelle fredde giornate invernali. Un ristoro per il corpo e per l’anima.

 

 

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Polenta al sugo abruzzese
Polenta al sugo abruzzese
Porzioni
5/6 persone
Ingredienti
Per il sugo
Porzioni
5/6 persone
Ingredienti
Per il sugo
Istruzioni
  1. Mettete a bollire l'acqua in una pentola dal fondo spesso. Salate e versate a pioggia la farina di mais. Mescolate bene per far sciogliere tutti i grumi. Fate cuocere per 40 minuti circa mescolando sempre.
  2. Mantecate con olio e formaggio di mucca grattugiato e tenete in caldo.
Per il sugo
  1. In un tegame fate un soffritto con un trito di cipolla,carota e sedano. unite la carne e cuocete un paio di minuti.
  2. Aggiungete la passata di pomodoro, un paio di bicchieri di acqua, salate ,pepate, unite le spezie che siete solite usare (io foglia di alloro per togliere l'acidità del pomodoro) abbassate la fiamma e cuocete per un paio d'ore fino a quando la carne non risulta tenera.
  3. Disponete la polenta calda nei piatti. Condite con la carne al sugo, spolverate con altro formaggio se gradite e servite in tavola bella fumante.
Recipe Notes

Un trucco per cuocere la polenta senza dover stare 40 minuti a mescolare è quello di mettere uno strofinaccio bagnato e strizzato tra il coperchio e la pentola dopo aver sciolto tutti i grumi e cuocere senza mescolare a fiamma bassissima. Provate!!!

Aumentate o diminuite le dosi d'acqua per avere una polenta più o meno densa. Con le dosi che vi ho indicato nella ricetta otterrete una polenta morbida.

 

 

 

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La Scrucchiata

Confettura d'uva


Confettura d'uva

 

 

La scrucchiata  è una tipica confettura d’uva abruzzese, che come suggerisce il nome

“scrocchia” letteralmente sotto i denti.

La scrucchiata è alla base di moltissimi dolci tradizionali qui in abruzzo.

I” Celli ripieni” i  “Calcionetti”, la famosa “Sfogliatella di lama dei Peligni” hanno tutti nel ripieno questa spettacolare confettura d’uva.

 

 

scrucchiata

 Viene preparata con uve scure della varietà Montepulciano e  con una tecnica molto particolare, gli acini vanno innanzi tutto tolti dal raspo e poi con tanta pazienza vanno spremuti a uno a uno separando la polpa dalla buccia e  la polpa dai semi . 

I semi vanno buttati mentre polpa e buccia  cotti insieme diventeranno “La Scrucchiata”.

scrucchiata

È una ricetta che io definisco corale, di quelle che vanno fatte in compagnia, che nutriscono lo spirito non solo il palato.

Io l’ho amata subito e sono certa che lo farete anche voi.

La adoro in connubio con la pasta frolla è il mio abbinamento preferito.

Bando alle ciance, vi lascio la ricetta, non vi resta che provarla 😉

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La Scrucchiata
Porzioni
Ingredienti
Porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Lavate bene sotto l'acqua corrente e metteteli a scolare. Separate gli acini dai raspi, adesso separate la buccia dalla polpa ,schiacciando a uno a uno gli acini con le dita. Mettete la polpa in un recipiente e le buccie in un altro. Finito questo lavoro con l'aiuto di un setaccio separate i vinaccioli dalla polpa e riunitela con la buccia. Trasferite tutto in una pentola dal fondo spesso aggiungete lo zuccheroe cuocete mescolando spesso fino a quando la confettura non sarà bella consistente e tutta l'acqua sarà evaporata. Versate la scrucchiata ancora calda nei barattoli precedentemente sterilizzati chiudete bene e fate raffreddare a testa in giù per siggilarli prima di conservare.
Recipe Notes

Un trucco per evitare che la confettura in cottura si attacchi è quello di mettere sul fondo della pentola un piatto a testa in giù 😉

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Anellini al profumo d’estate

Alla fine il tanto agognato caldo è arrivato, scongiurato il pericolo temporali si possono fare progetti per domani, per chi lo avesse dimenticato domani  è Ferragosto. 
Qui in Abruzzo come in ogni regione d’Italia si trascorre la giornata in compagnia di parenti e amici al mare 
oppure in cerca di refrigerio ci si può spostare all’interno, io adoro la valle del Sagittario, la zona dei laghi, del famoso lago di Scanno metà turistica obbligata per chi viene a visitare l’abruzzo e del vicinissimo lago Di San Domenico 
Luoghi incantati che vi rimetteranno in pace con il mondo.
Vi suggerisco un primo leggero e gustoso per la giornata di domani, un piatto che potete preparare in anticipo e portare con voi al mare ,in montagna ,al lago ovunque abbiate deciso di trascorrere il Ferragosto, perché ad un certo punto dovrete pure mangiare 😉
Anellini Abruzzesi al Profumo D’estate
Ingredienti per 4 persone:
400 g di Anellini
2 Zucchine
Una manciata di Pomodorini Pachino
150 g di Pancetta Affumicata
150 g di Mozzarella tagliata a cubetti
1 Spicchio d’Aglio
Olio extra vergine d’oliva
Basilico
Sale e pepe

In una padella rosolate lo spicchio d’aglio e fate saltare le zucchine tagliate a Fiammifero e i pomodorini tagliati in 4 per pochi minuti, devono restare al dente. Salate e  pepate.
 In un padellino a parte saltate la pancetta fino a farla diventare croccante, nel frattempo mettete a cuocere gli anellini, un volta cotti, scolateli condite con un filo d’olio per evitate che si attacchino e lasciate raffreddare, una volta freddati condite con le verdure saltate, la pancetta croccante e la mozzarella tagliata a dadini, completate con del basilico fresco ,mescolate e conservate in frigo fino al momento di Servire.

Buon Ferragosto !!!
Per altre idee su dove e come trascorrere il Ferragosto in abruzzo vi suggerisco la lettura dei post di tre amiche Marianna, Laura e Claudia e compagne di viaggio di una nuova avventura Taste Abruzzo di cui vi parlerò meglio molto presto.
Infine 
se  vi trovate a Pescara e dintorni anche nei giorni successivi a Ferragosto vi suggerisco una visita al Museo Michetti di Francavilla al mare dove  è in corso la 65° edizione del Premio Michetti
il cui tema quest’anno è “Alimento dell’Anima”

Buone Vacanze !
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Tarallucci al vino

Nasce oggi

 

 
 
 
Un progetto in collaborazione con alcune blogger abruzzesi, volto a far conoscere attraverso ricette tipiche le eccellenze gastronomiche di questa splendida regione.
Potete seguire il progetto oltre  che sui blog anche sulla pagina facebook  “L’Abruzzo in tavola”
Ogni mese verra proposto un tema e verranno presentate nuove ricette, non vi resta che seguirci.
Vi aspettiamo 😉
 
 
 
Cominciamo con i dolci .
ho scelto di presentarvi i Tarallucci al vino, dei biscotti semplicissimi e buonissimi nello stesso tempo.
per prepararli servono pochissimi ingredienti ,farina, olio, zucchero e vino.
ingredienti che un tempo tutte le mamme e le nonne avevano in dispensa. 
 
 
 
Ingredienti:
 500 g di Farina 00 ( possibilmente del territorio)
150 g di Zucchero semolato 
120  g di Olio extra vergine d’oliva
130 g di Vino bianco ( un buon Trebbiano abruzzese )
Zucchero semolato q.b per guarnire
 
 
 
Setacciate la farina, mescolatela insieme allo zucchero , fate una fontana unite i liquidi e cominciate ad impastare  fino ad ottenere un impasto morbido. lasciate riposare per una decina di minuti.
Nel frattempo rivestite una teglia con della carta forno e preparate un piattino con dello zucchero semolato.
Prelevate dall’impasto dei pezzetti grandi più o meno come una noce, formate dei cilindri lunghi circa 12 cm e chiudeteli formando i vostri tarallucci, intingeteli su un lato nello zucchero semolato e disponeteli nella teglia ben distanziati ( in cottura si gonfieranno un po’).
Cuoceteli in forno caldo a 180° per 20 minuti circa o fino a quando si coloreranno in superficie senza bruciare.
 
Note:
1) La ricetta originale prevede l’uso del vino rosso il Montepulciano ma oggi spesso come ho fatto io si usa un vino bianco per avere dei biscotti più delicati , una via di mezzo può essere data dall’uso di un rosato, ma nulla toglie la possibilità di provare tutte e tre le varianti.
2)L’impasto dei tarallucci può essere arricchito dall’aggiunta di semi di anice.
3) Alcune ricette prevedono l’aggiunta di un pizzico di lievito
4) Le donne una volta ungevano la teglia per non far attaccare i tarallucci con lo strutto.
5) Un tempo le donne della famiglia o le vicine di casa si riunivano per preparare insieme ricette come questa,  creando un momento di convivialità di notevole rilevanza sociale, che oggi ahimè abbiamo perso.
 
 
Per finire vi presento le amiche che questo mese mi accompagneranno in questa avventura:
 
Serena: “Le Chiacchiere di Carnevale” http://verdepomodoro.blogspot.com/
Tittina: “Biscotti da colazione” http://tittina.wordpress.com/
Emanuela: “Cassata Sulmonese” http://paneburroealici.blogspot.it/
Laura: “Pizza dolce”  http://www.essenzadivaniglia.com
Cucina tutto fare: “Parrozzo” http://blog.giallozafferano.it/cucinatuttofare/
Cinzia: “Cicerchiata abruzzese”  http://blog.giallozafferano.it/mieidolcidasogno/
Ileana: ” Neole o Ferratelle morbide” http://ribesecannella.blogspot.it/
Martina: “Sassi d’ Abruzzo” http://blog.giallozafferano.it/ricettedilibellula/