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Dolci al Cucchiaio

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Panna Cotta After Eight

 

 

 
 

                  “Ed ecco verso noi venir per
nave                      

un vecchio, bianco per antico pelo,

gridando: «Guai a voi, anime
prave!


Non isperate mai veder lo
cielo:


i’ vegno per menarvi a l’altra riva

ne le tenebre etterne, in caldo
e ‘n gelo.




…. 

Caron dimonio, con occhi di
bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque
s’adagia.


 


Come d’autunno si levan le
foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ‘l ramo
vede a la terra tutte le
sue spoglie,


 

 

similemente il mal seme
d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo
richiamo.

 


 

 

 


                        (Parte del Canto III L’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri)



Ci tocca pure scomodare Dante, dopo il Generalissimo Scipione è la volta di Caronte si è presentato pari pari come lo aveva descritto il grande Vate con Occhi di Brace cosi infuocati che rischiamo veramente di scioglierci al suo cospetto.
 Un Estate rovente che sembra non voglia darci tregua che ci lascia boccheccianti e senza forze.
Parola d’ordine combattere questo insopportabile caldo umido con tutti i mezzi a disposizione in cucina  con piatti freddi e leggeri e per chi non vuole rinunciare al dolce oggi vi propongo una panna cotta alla menta per provare un brivido ad ogni morso e rinfrancarsi un pochetto.

 Ingredienti per la Panna Cotta :

400g Panna Fresca
75g Latte Intero
75 Zucchero
1 Stecca di Vaniglia
50g Sciroppo di Menta

Per completare:
Guarnizione al cioccolato per gelati ( io ho usato Mytoop Toschi )
oppure se avete voglia di accendere i fornelli  del  cioccolato fondente semplicemente sciolto a bagnomaria

 

 Procedimento:

In un pentolino scaldiamo senza far bollire 100ml di  panna, il latte e la stecca di vaniglia,a questo punto togliere  la stecca aggiungere lo zucchero , ed infine i fogli di gelatina ben strizzati  (che in precedenza abbiamo messo ad ammollare in acqua fredda per una decina di minuti)  e mescolare fino a completo scioglimento. togliere dal fuoco aggiungere la restante panna, lo sciroppo di menta e mescolare, versare il composto ottenuto nelle formine a nostra disposizione  far freddare del tutto e poi riporre in frigo per almeno 6 ore. Al momento di servire sformare la nostra panna cotta dallo stampo e completare con il nostro topping al cioccolato. 

 

 Per questa ricetta ho utilizzato: Stampo multiporzione St Honorè PAVONIDEA per 6

Vado a sedermi un pò sul balcone  speriamo tiri un pò di vento…a presto.

 

 
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Clafoutis di Albicocche e Fragole o è meglio dire Flognarde

Il Clafoutis è un dolce tradizionale della cucina francese, originario della regione di Limousin, il più famoso è il clafoutis alle ciliegie che in Francia preparano con le ciliegie selvatiche intere ,nocciolo compreso.
Era il pasto che i contadini  portavano con sé durante la raccolta del fieno.
Quando è preparato con frutta diversa dalle ciliegie è detto “Flognarde”

In questo periodo c’è solo l’imbarazzo della scelta fragole, ciliegie ,albicocche ,mele, pere, il risultato è sempre eccellente, c’è anche la versione salata basta sostituire lo zucchero con del formaggio a vostra scelta e poi spazio alla fantasia con le verdure…ma di questo parleremo più approfonditamente un altra volta.

Ingredienti:

4 Uova codice 0
80g Farina 00
200 ml Panna Fresca
170 ml di Latte
100g Zucchero
Vaniglia Bourbon in baccello o in polvere
10 Fragole
5/6 Albicocche
Zucchero a velo q.b.
Burro q.b.

 In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero , questo passaggio è molto importante bisogna sbatterle bene e a lungo altrimenti rischiamo di ottenere una frittata e questo non è il nostro scopo.
Aggiungete la farina setacciata, la vaniglia bourbon, il latte e infine la panna, mescolate bene il composto alla fine deve essere liscio e spumoso.
Pulite la frutta ,tagliate a metà  fragole e  albicocche, sistematele su una pirofila che avrete imburrato per bene ( il dolce non va sformato il mio consiglio è di usare una pirofila che sia adatta da portare in tavola per servire) versate il composto di uova  completate con un fiocco di burro qua e là e mettete in forno caldo a 180° per 30/35 minuti circa. Servite il vostro Clafoutis o Flognarde tiepido completando con lo zucchero a velo e magari accompagnato a una pallina di gelato alla vaniglia ( consiglio spassionato del critico gastronomico di casa).

 

 

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Gelo al Limone su passato di Fragole profumato alla Rosa

Isole
 
 
In onore alla mia isola del cuore la Sicilia.
 
 
Sabato pomeriggio guardando fuori dalla finestra vengo rapita dal magnifico Roseto della casa vicina , Roseto che so per certo non viene trattato con nessun pesticida.
Mi chiedo: “il Signor tal dei tali  non me ne vorrà se colgo una rosa per usarla per una mia ricetta” nemmeno il tempo di elaborare il mio pensiero che mi sono ritrovata fuori con forbici e rosa in mano.
“…e ora ?” “Perché cercavo i petali di rosa ?” “Ma si ora ricordo il Contest di Ambra in collaborazione con Malvarosa Edizioni  😉
Complice l’acqua con le bucce di limone che dalla notte precedente macerava in frigo per la preparazione del gelo al limone è venuto fuori quello che vedete sopra ora vi spiego tutto meglio 😉
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Gelo al  Limone su passato di Fragole profumato alla Rosa
 
 
 
Ingredienti:
 
Per il Gelo al Limone per 6:
 
1l Acqua Naturale
200g Zucchero
3 Grossi Limoni non trattati
80g Amido di Frumento ( anche quello di mais va bene)
Olio di mandorle dolci o di semi
 
Per il passato di Fragole:
 
3/4 Fragole a porzione
Zucchero solo se serve (io non l’ho messo)
Miscela di fiori e spezie (pepe rosa,pezzetti di fragola e lampone,fiori di rosa,coriandolo, vaniglia in polvere e fiordaliso)
 
Per decorare:
Rose 
Albume
 Zucchero
 
Procedimento:
 
Il giorno prima lavate molto bene i limoni sotto l’acqua corrente e asciugateli, grattugiate la scorza in una ciotola (evitando accuratamente la parte bianca amarognola) e tenete da parte i limoni, versate sulla scorza di limoni l’acqua chiudete con la pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno 12 ore.
 
L’indomani prima di tutto brinate le rose.
 
Pulite i petali con un panno umido in modo molto delicato, preparate due ciotoline una per l’albume una per lo zucchero, con l’aiuto di un pennello spennellate i petali con l’albume  spolverate di zucchero e lasciate asciugare.
Spremete il succo dei limoni tenuti da parte, filtrate l’acqua profumata in modo da separarla dalla scorza che andrà buttata, versatela in una casseruola, aggiungete lo zucchero e la frumina ,mescolando con la frusta e facendo attenzione che non si formino grumi.,  mettete sul fuoco e portate ad ebollizione sempre mescolando, al primo bollore versate il succo dei limoni e cuocete ancora per pochi minuti fino a quando otterrete un composto denso e cremoso. ungete gli stampini a vostra scelta con l’olio di mandorle, versate la crema al limone fate raffreddare a temperatura ambiente e poi mettete in frigo a rassodare per almeno 6 ore.
 
 
Al momento di servire passate al setaccio le fragole (…si al setaccio altrimenti che passato è 😉 ) profumate con la miscela di fiori e spezie,  distribuite la crema ottenuta sul fondo dei piatti, con molta delicatezza sformate i dolcetti adagiateli sui piatti e finite di guarnire con le rose brinate e una spolverata di fiori e spezie.
 
 
 
Per questa ricetta ho utilizzato:
 
 
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Tiramisù all’amarena con Cantucci

Questo tiramisù ha concluso la cena di sabato sera, nato per caso tra le corsie del super mercato cercando gli ingredienti per una torta alle amarene, un piccolo stand che promuoveva i cantucci con annesso assaggio di un tiramisù classico ha fatto il resto,  ho comprato i cantucci e sono corsa a casa ,in quattro e quattrotto questo dolce ha preso vita…

Ingredienti per 6 persone:

200g di Cantucci
200g Mascarpone
200g Panna da montare
1 Uovo fresco
Ratafià ( liquore alle amarene)
Amarene sciroppate
Zucchero q.b
Zucchero a velo

Procedimento:

Montiamo il tuorlo con lo zucchero ( un paio di cucchiai) fino ad ottenere un composto bianco e spumoso uniamo il mascarpone amalgamando bene. Montiamo l’albume a neve e aggiungiamolo delicatamente alla crema di mascarpone, facciamo lo stesso con la panna montata con un po’ di zucchero a velo.
Misceliamo il Ratafià con un po d’acqua, immergiamo i cantucci nella bagna cosi ottenuta, facciamo un fondo di cantucci in una pirofila , stendiamo la crema al mascarpone completiamo con le amarene sciroppate e dei cantucci sbriciolati.

Per la cena ho servito il tiramisù in porzioni monodose dentro queste tazzine trasparenti che io adoro.

per questa ricetta ho utilizzato:  Amarena frutta e sciroppo Toschi

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Tiramisù leggero leggero

Il Tiramisù delizioso e corroborante dolce che spesso allieta le tavole di tutti noi italiani, da dove nasce ? qual’è la sua storia ?! Wikipedia dice che :“La ricetta del tiramisù non è presente nei libri di cucina precedenti agli anni sessanta. Ciò consente di supporre che il tiramisù come lo si conosce ora sia una recente invenzione.
Elemento
ulteriore è la mancata identificazione del dolce nelle enciclopedie e
dizionari degli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo.

 Credevo che la sua origine fosse più antica,continuando le mia ricerche scopro che con molta probalità il tiramisù ha origine venete e che la sua città natia sia Treviso, dove le famiglie di un tempo erano solite preparare “el Sbatudin” un dolce a base di  tuorlo montato con lo zucchero, destinato a bambini ed anziani vista la sua facile esecuzione e l’alta digeribilità degli ingredienti utilizzati. Nel 1981 sulla rivista ” Vin Veneto” il suo fondatore Giuseppe Maffioli parla per la prima volta dell’idea di unire allo “Sbatutin” il mascarpone, i savoiardi e il caffè, ed il cacao amaro per contrastare l’eccessiva dolcezza, idea nata dall’estro di un giovane cuoco del ristorante “Le Beccherie”.  Tanto altro si dice intorno al famoso dolce ,non  basterebbero dieci post , e poi devo ancora parlarvi della mia versione…vi lascio il link dove potete trovare la ricetta originale preparata a “Le Beccherie”.

La mia versione parte sempre dallo “sbatudin” ma il mio tiramisù si compone con  una crema pasticcera allo yogurt e dei biscotti tipo pavesini profumati al limone, leggera ma sempre golosa.

Ingredienti:

Per la crema pasticcera: 

40dl latte
Zucchero ( dipende da quanto dolce volete la crema  )
1Tuorlo
2Uova
Vaniglia bourbon in polvere
3 cucchiai di maizena
40g di yogurt

Per i Biscotti:
2 uova
2 cucchiai di zucchero
Scorza di limone grattugiata
2 cucchiaio di Farina 00
1/2  bustina di Lievito

Caffè per inzuppare i biscotti 
Cacao Amaro

Procedimento:
Scaldiamo il latte con un pizzico di vaniglia bourbon, a parte sciogliamo la maizena in un po’ di latte freddo, sbattiamo le uova con lo zucchero uniamo la maizena, versiamo il latte aromatizzato alla vaniglia che nel frattempo si è raffreddato, rimettiamo sul fuoco e mescoliamo senza interruzione fino ad ottenere la nostra crema, lasciamo intiepidire e completiamo incorporando lo yogurt.
Intanto prepariamo il biscotto, separiamo i tuorli dall’albume, sbattiamo i tuorli con lo zucchero aggiungiamo la scorza grattugiata di limone, la farina e il lievito, montiamo a neve gli albumi e incorporiamoli al resto dell’impasto, stendiamo il composto sulla placca del forno coperta da carta forno, cuociamo per una decina di minuti in forno caldo a 180°. lasciamo raffreddare e con l’aiuto di un coppa pasta ricaviamo i nostri biscotti. Assembliamo il nostro tiramisù , biscotto inzuppato nel caffè, strato di crema, e cosi via, completiamo con una spruzzata di cacao amaro lasciamo riposare in frigo per un paio d’ore prima di servire