“Sul bere e sul mangiare”
Allora un vecchio, che aveva un’osteria, disse:
Parlaci del Mangiare e del Bere.
Ed egli disse:
Vorrei che poteste vivere del profumo della terra, alimentati come una pianta dalla luce.
Ma poiché dovete uccidere per mangiare, e derubare il nuovo nato del latte di sua madre per calmare la sete, fate che questo sia un atto di adorazione.
E che la vostra mensa sia un altare sul quale il puro e l’innocente della pianura e dei boschi venga immolato a quanto di più puro e innocente è nell’uomo.
Quando uccidete un animale, ditegli in cuore:
«Dallo stesso potere che ti uccide, io sarò ucciso; e anch’io sarò consumato.
Perché la legge che ti dà nelle mie mani mi darà in mani più potenti.
Il tuo sangue e il mio sangue non sono che la linfa che nutre l’albero del cielo».
E quando masticherete una mela tra i denti, ditele in cuore:
«I tuoi semi vivranno nel mio corpo,
E i tuoi germogli sbocceranno nel mio cuore,
E il tuo profumo sarà il mio respiro,
E insieme godremo in tutte le stagioni».
E quando, in autunno, raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro:
«Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio,
E come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne».
E quando d’inverno spillerete il vino, per ogni coppa vi sia una canzone.
E nella canzone vi sia un ricordo dei giorni dell’autunno, e della vigna, e del torchio dell’uva.
(Kahlil Gibran)
Gibran è uno dei miei autori preferiti , leggo e rileggo le sue poesie, i suoi romanzi ed ogni volta mi innamoro sempre più delle sue opere, Questo è un inno , un adorazione nei confronti del cibo , il cibo come linfa vitale, motore del mondo.
Mi è sembrato il modo giusto per introdurvi la ricetta di oggi ,un piatto che amo particolarmente, che profuma della mia terra, che porta con se dei dolci ricordi, preparare questo piatto è terapeutico e mi fa sentire meno lontana da casa.
Oggi lo condivido con voi!!!
1kg Gnocchi di patate
100g prosciutto crudo (in una sola fetta)
Panna da cucina
Burro q.b.
1/2 Cipolla
Granella di pistacchio di Bronte
Parmigiano reggiano
Tritare finemente la cipolla e farla appassire con una noce di burro (volendo si può mettere una parte di burro e una d’olio d’oliva extra vergine) in un largo tegame, aggiungere il prosciutto crudo tagliato a tocchetti e la panna, diluire con un po’ di latte se necessario, la salsetta deve risultare abbastanza liquida, nel frattempo cuocere gli gnocchi, scolare e versare nel tegame in cui abbiamo preparato la salsa ,mescolare bene, distribuire nei piatti completare con un abbondante manciata di pistacchio in polvere e servire. Se si vuole si può completare il piatto con del parmigiano grattugiato e per dare un ulteriore tocco di colore un po’ di zafferano e la degna conclusione ( io ne ero sprovvista ma nella ricetta originale lo zafferano ci sta).
Questo piatto lo mangio ogni volta che scendo giù in Sicilia , in un ristorante rustico diventato ormai famosissimo , si mangia da Dio, nel vero senso della parola, si chiama
L’Ardigna, si trova in provincia di Trapani, se vi capita di trovarvi da quelli parti fate una capatina ,merita ,e soprattutto ricordate di prenotare!!!!