“La pasta alla Norma”.
Questo piatto ha origini catanesi, è un piatto semplice , una pasta condita con pomodoro fresco e melanzane fritte,il suo nome evoca la celebre opera Belliniana a cui questo piatto deve il nome…ma facciamo un passo indietro…
Negli anni ‘30 la Norma debuttava alla Scala di Milano per narrarci la storia della sacerdotessa figlia di un capo druido che, pazza d’amore per il romano Pollione, medita di sacrificare i figli e alla fine decide di immolare sé stessa.(A incarnare Norma nell’anno del debutto c’era il soprano Giuditta Pasta simpatico scherzo del caso)
Esistono diverse versioni della storia che spiega il motivo per cui a questo piatto fu dato il nome della celebre opera. Si racconta, ad esempio, che un cuoco siciliano si commosse talmente di fronte alla bellezza delle arie dell’opera che, appena uscito dal teatro, si precipitò subito nella sua cucina per elaborare un piatto che la celebrasse.
La versione più accreditata, però é quella secondo la quale ad attribuire il nome a questa pasta fu lo scrittore e regista Nino Martoglio, morto a Catania nel 1921. Secondo l’aneddoto una sera Martoglio si trovava a cena da Janu Pandolfini, suo caro amico e attore. Probabilmente la pasta con sugo e melanzane che Saridda D’Urso, moglie di Janu, aveva preparato in quell’occasione era già diffusa tra le tavole siciliane.
Ma, evidentemente, il piatto di Saridda era molto ben preparato e deliziò il palato di Martoglio al punto che, dopo la prima forchettata, egli esclamò “Signora Saridda chista è ‘na vera Norma”, per paragonare la bontà di quel piatto a qualcosa di sublime. E da quel momento la pasta rende omaggio all’arte di Vincenzo Bellini.
Dopo questo racconto che spiega le origini del piatto, non mi resta che descrivervi il procedimento. Come ho detto prima si tratta di un piatto semplice ,la buona riuscita dipende dalla qualità degli ingredienti usati , ci occorre:
( Gli ingredienti sono per 2 persone)
500g pomodoro per sugo (usate quello che ritenete migliore)
1Cipolla
1Spicchio d’Aglio
Olio extra vergine d’oliva
1melanzana ( tonda e viola ,no quella lunga e nera)
Un mazzetto di Basilico
Pasta ( corta o lunga va bene lo stesso)
Ricotta salata q.b.
Sale e Pepe
Laviamo i pomodori ,priviamoli del picciolo ,dividiamoli a metà e mettiamoli in una pentola con lo spicchio d’aglio, mezza cipolla ed il basilico,lasciamo cuocere a fiamma bassa aggiungendo un filo d’acqua se necessario( questo è un metodo per preparare il sugo fresco, veloce e di buona riuscita ve lo garantisco) appena il pomodoro è cotto ,trasferiamo il tutto nel passapomodoro e ricaviamo la nostra salsa ,soffriggiamo la nostra mezza cipolla aggiungiamo la salsa ottenuta il sale e cuociamo per 5 minuti circa ( se il pomodoro è di buona qualità sarà poco acquoso quindi dopo pochi minuti il nostro sugo sarà pronto) mettiamo da parte. Laviamo la melanzana dividiamola a metà e tagliamo una parte a tocchetti e l’altra a fette sottili ma non troppo ,cospargiamo di sale e lasciamo spurgare in uno scolapasta per una decina di minuti,fatto questo, friggiamo i tocchetti che metteremo dentro al sugo e poi le fettine che metteremo da parte per guarnire il piatto…non ci resta cuocere la pasta, scolarla condirla con il sugo fresco , le fettine di melanzane una grattugiata di ricotta salata un ciuffo di basilico…. a tavola …è pronto si mangia!!!!!
13 Comments
marifra79
27 Luglio 2010 at 20:37Bella la storia e ottima la tua versione!
Un abbraccio
Meg
28 Luglio 2010 at 5:57Ciao Giovanna, non sapevo che il nome di questa pasta derivasse da un'opera teatrale! buonissima, l'ho già fatta un po' di volte e ora che ci sono melanzane a gogò mi sembra l'ora di replicare 😉
Ciao!
Scarlett:
28 Luglio 2010 at 6:28immancabile in qualsiasi stagione,ma in estate e' davvero un cult in ogni tavola..w la norma w catania!!!bacioni
bricioleefantasia
28 Luglio 2010 at 7:37@Marifra ,la leggenda dice questo,vero non vero..chissa? un abbraccio a te!!!
@Meg Si cosi si dice…un bacio cara!!!
@Scarlett W la Norma …Baci a te!!!
ornella
28 Luglio 2010 at 10:16Una ricetta che adoro ma che non faccio spesso, devo rimediare! Grazie! Ciao
Federica
28 Luglio 2010 at 10:30La pasta alle melanzane la faccio spesso ma la vera "Norma" un po' poco per via del fritto. Riconosco però che è un piatto favoloso e poi ogni tanto un piccolo strappo ci vuole 😉
Vedere il tuo piatto a quest'ora mi sta triplicando la fame ^__^ Un abbraccio
Fatina
29 Luglio 2010 at 14:32Ciao Giovanna…con molto piacere ho ricambiato la visita e ho scoperto un blog davvero interessante…complimenti!
A presto
speedy70
29 Luglio 2010 at 14:58Un grande classico della nostra cucina, molto ghiotta! Complimenti cara, un abbraccio!
Luciana
29 Luglio 2010 at 17:32è tanto che non la cucina, anche se questa è proprio la stagione più idonea per prepararla!! non conoscevo la sua storia…grazie anche per questo!!!! un bacione e buona serata
Betty
29 Luglio 2010 at 17:48ti dirò: io l'adoro! è trooooppo buonissima!!! :))
°.°. Martina .°.°
29 Luglio 2010 at 18:10che buona….. gram! bravisssima! se vuoi passa da me: http://panpepatosenzapepe.blogspot.com/ ciao!
bricioleefantasia
30 Luglio 2010 at 11:41Grazie a tutte!!! smack smack;);)
giuseppina
2 Settembre 2010 at 11:06Brava Giovanna !E grazie per la precisazione sul tipo di melanzana ! Mi toccherà rifarla questa pasta ( anche se qui la ricotta salata non si trova :(( )